Lucca Comics & Rain 2019
Ed eccomi qui a raccontarvi, come promesso, il mio Lucca Comics and Games!
Avevo i biglietti per l’1 e il 2 novembre scorso, comprati online e ricevuti a casa attraverso corriere.
Primo giorno
La mattina del primo novembre con il mio compagno ed una coppia di amici che ha voluto condividere con noi questa avventura siamo partiti molto presto da Roma in macchina.
Nonostante il largo anticipo siamo arrivati a Lucca all’ora di pranzo perché il traffico intorno alla nostra meta era, come ci aspettavamo, piuttosto intenso.
In effetti avrebbe giovato arrivare a Lucca la sera prima ma purtroppo con il lavoro sarebbe stato complicato.
Per fortuna non abbiamo incontrato particolari difficoltà per il parcheggio, ma questo grazie alle ottime indicazioni ricevute da persone che a Lucca vanno da anni. Per l’occasione sappiate comunque che si possono prenotare in anticipo anche i parcheggi a pagamento, ma noi non lo abbiamo fatto. Abbiamo posteggiato gratuitamente in una zona residenziale della città a circa un chilometro dalle mura e da lì ci siamo mossi a piedi.
Nel tragitto un bel panino per “sussistenza” e via! Il consiglio è di portare sempre con voi qualche snack e dell’acqua. I ritmi alle fiere sono sempre frenetici e può fare comodo avere “qualche piccolo genere di comfort” senza doversi fermare nei bar, in genere molto affollati.
L’aria in città era proprio di festa e il tempo clemente. Una breve pausa tra la pioggia del giorno precedente e i diluvi di sabato 2 (e di domenica 3).
Appena entrata nel centro storico mi sono diretta in tutta fretta al Padiglione Napoleone, quello più interessante per me. Vi erano concentrati buona parte degli stand delle principali case editrici di graphic novel. Avevo studiato le cose da vedere già nei giorni precedenti…
Ovviamente lì ho trascorso gran parte del mio pomeriggio, insieme al mio compagno, mentre i nostri amici si sono mossi in autonomia.
Ho iniziato l’avventura acquistando da Coconino Momenti straordinari con applausi finti, l’ultimo libro di Gipi, che in quel momento era libero dai fan. Prima che andasse via per un’intervista sono anche riuscita a farmelo autografare.
La seconda tappa è stata al bellissimo stand della Bao Publishing. L’idea dei muri bianchi da fare decorare dai fumettisti nel corso dei giorni l’ho trovata davvero geniale. Ho comprato Un lavoro vero di Alberto Madrigal e me lo sono fatto dedicare. È stato un bel modo anche per fare quattro chiacchiere con lui e per ringraziarlo di aver condiviso sulla sua pagina Facebook il mio articolo su Pigiama computer biscotti.
Successivamente sono corsa alla Oblomov per Salvo imprevisti di Lorena Canottiere. Il suo sketch ha dell’incredibile per quanto è bello, come d’altra parte tutte le tavole del suo libro! Avevo visto le presentazioni sulle pagine social della casa editrice. Mi aveva stregata fin da subito e dovevo averlo.
Sono tornata allo stesso stand dopo qualche ora per Manuele Fior. Ci tenevo a farmi firmare la mia copia di Cinquemila chilometri al secondo.
Nel frattempo avevo preso il numero per il firmacopie di Fumettibrutti (Josephine Yole Signorelli) presso Feltrinelli Comics e mi sono messa in fila. Il suo libro, P., la mia adolescenza trans, merita di essere letto. L’avevo comprato al Romics e quindi portato da casa. Yole è stata davvero tanto tanto carina e il mio ritratto in dedica, eseguito velocemente e in pochi tratti mi ha lasciata senza parole. Sono proprio io!
Altro fumetto che ho comprato nello stesso pomeriggio è stato La ragazza nello schermo di Manon Desveaux e Lou Lubie di ComicOut. Poco tempo fa volevo partecipare ad una presentazione a Roma, ma non sono riuscita e dunque ho approfittato della fiera per conoscere le due autrici. Quattro chiacchiere in francese e una bellissima dedica. Lou disegna Manon, e viceversa: ho trovato questa cosa molto dolce. Per sostenere la loro tournée mi sono aggiudicata anche due portachiavi niente male.
Sempre in piazza Napoleone, subito accanto al padiglione principale, c’era anche quello della Tunué e così sono passata a salutare Sergio Algozzino.
Nel tardo pomeriggio ci siamo riuniti con i nostri amici e insieme ci siamo concessi una pausa da In Pasta – Cibo e Convivio per una birra. Ci voleva per riprendere un po’ di forze!
Appena finita siamo andati al padiglione della Panini e, verso le 19, all’orario di chiusura, ci siamo fatti una passeggiata per la città puntando verso la macchina.
Siamo arrivati a Collodi, che è a 17 km circa di distanza da Lucca, solo all’ora di cena. Lì avevamo il nostro appartamento. Abbiamo prenotato a luglio e non abbiamo trovato altro di più vicino a prezzi abbordabili. Il tempo di fare il check-in al bed & breckfast e di lasciare le valige e siamo andati a mangiare. Poi dritti a dormire. La sveglia l’abbiamo impostata presto per poterci godere a pieno la seconda giornata di fumetti.
Secondo giorno e rientro a casa
Sabato 2, come già accennato, è stato il giorno della pioggia, sin dal risveglio. Ci siamo attrezzati e dopo la colazione siamo ripartiti alla volta di Lucca.
Con il parcheggio nessun problema. L’abbiamo trovato a poche centinaia di metri da Porta Elisa. La pioggia però era davvero forte e la gente accorsa Lucca Comics era tantissima. Credo siano stati venduti oltre 81.000 biglietti. In realtà meno del giorno prima ma la sensazione che ho avuto è stata opposta.
Fuori dalla città abbiamo fatto una fila ordinata e tranquilla per entrare, con l’acqua in aumento.
Camminare con il diluvio, gli ombrelli aperti, la folla e le mappe (digitali o cartacee) per orientarci non è stato proprio agevole. In giro ci sono anche degli utilissimi cartelli che indicano le varie direzioni per le diverse attrazioni della fiera ma ogni tanto abbiamo avuto bisogno di indicazioni supplementari!
Per fortuna mi ha salvata il k-way, e ancora più le scarpe impermeabili. Pensateci prima di partire!
Come già immaginavo, per rientrare nel Padiglione Napoleone c’era la fila, una signora fila di circa una quarantina di minuti sotto l’acqua incessante. Intanto era buffo osservare personaggi improbabili (supereroi, protagonisti dei manga, e chi più ne ha più ne metta) con gli ombrelli… I cosplayer credo che abbiano avuto più di qualche problema.
La prima cosa che avevo in programma era di andare ad incontrare personalmente Sara Fabbri che aveva il suo firmacopie de Il re di Bangkok allo stand di add editore. Con lei e con add nei giorni precedenti avevo avuto uno scambio di messaggi su Facebook. Avevano espresso apprezzamento per il mio articolo sul libro e così, non potevo non presentarmi di persona e ringraziare per la diffusione che ne avevano fatto. Ovviamente ho fatto incetta di tre libri che desideravo da un po’: i tre volumi di Una vita cinese.
Subito dopo sono tornata a fare danni al banco di Oblomov per Lucenera di Barbara Baldi, che mi sono fatta firmare, Celestia vol. 1 di Manuele Fior e Rapsodia in blu di Andrea Serio. Per avere la sua dedica mi hanno proposto di lasciare il libro da loro con il mio nome e di ripassare alle 18.30. Così ho fatto.
Prima di lasciare il padiglione ho ceduto ancora. Mi sono aggiudicata anche Il libretto rosso del trio occhialuto antifascista di Davide La Rosa, edito da Cane, e una Biografia di Maria Callas illustrata da Amalia Mora per Hop!.
Ormai si era fatta ora di pranzo e per riposarci e levarci un po’ di umido di dosso siamo tornati da In Pasta – Cibo e Convivio. Il giorno prima, visto l’orario, ci eravamo limitati alla birra, ma avevamo adocchiato degli interessantissimi piattoni di pasta e la voglia di sperimentarli ha avuto la meglio. È stata una scelta provvidenziale perché nonostante ci fosse fila siamo riusciti a sederci in tempi più che umani. Il cibo era ottimo. È stato bello anche condividere il tavolo con altri partecipanti al Lucca Comics, chiacchierare e scambiare opinioni e impressioni. Un’esperienza senz’altro da ripetere!
Usciti dal locale, sempre sotto la pioggia, siamo andati a vedere la mostra speciale per gli 85 anni di Paperino. Paperino siamo noi non era ricompresa nel biglietto di Lucca Comics. È valsa la pena spendere 3 euro. Le sale espositive, anche se piccole, contenevano pezzi interessanti, oltre al più grande francobollo mai stampato, vincitore del Guinness dei primati. Abbiamo tralasciato invece la parte riservata alla realtà virtuale per la quale era prevista almeno un’ora di attesa.
Quell’ora io e il mio compagno l’abbiamo spesa camminando, in un momento di tregua concessoci dalla pioggia.
Noi abbiamo percorso un bel tratto delle mura per vedere un po’ di cosplay e raggiungere il Padiglione Carducci, dedicato ai giochi. Volevo conoscere anche quest’anima del Lucca Comics.
Dopo un lungo giro fra giochi da tavolo, di ruolo ed elettronici ci siamo spostati alla Self Area, a me più congeniale: il piccolo padiglione riservato ai fumettisti che si autoproducono e alla microeditoria illustrata. Nella mia brevissima esperienza, trovo che sia una delle cose più interessanti da indagare in occasione di festival e fiere.
A seguire ci siamo avvicinati nuovamente a piazza Napoleone, per andare a ritirare la copia di Rapsodia in blu lasciata dalla mattina. Prima però ho voluto acquistare alla Tunué Dorando Pietri di Antonio Recupero e Luca Ferrara. Antonio mi ha suggerito di cercare tra le copie una che fosse già “sketchata” dal fumettista e poi ci ha aggiunto la sua dedica. Che vi dice?
Mancava ancora un po’ di tempo all’ora convenuta per il ritiro del volume alla Oblomov e quindi ci siamo seduti ad un bar per un po’ di relax. Il tempo della consumazione ed è venuto giù un diluvio universale.
Preso il libro, e protetto nello zaino con una copertura impermeabile, come tutti i precedenti, ci siamo dovuti fare tutta la strada per ritornare a Porta Elisa dove avevamo appuntamento con i nostri amici. Sembrava che il mare si fosse rovesciato… Inutile dire che mi si è anche rotto l’ombrello ma fortuna ha voluto che avvenisse vicino ad un minimarket. Ne ho immediatamente comprato un altro, più grande del precedente.
La decisione di fermarsi a mangiare per cena a Lucca è stata praticamente obbligata perché arrivare fino alla macchina con quelle condizioni meteo sarebbe stato impensabile. Ci siamo infilati nella piccola e graziosa Enoteca StraVinSky, a pochi metri dalla porta. I due gestori russi, Vladimir e Roman, ci hanno fatto gustare in estrema tranquillità dei piatti molto particolari e curati, in abbinamento ad un ottimo vino.
Nel frattempo ha smesso anche di piovere e abbiamo avuto una finestra per raggiungere la macchina.
Un’altra nottata a Collodi e il giorno dopo siamo ripartiti per Roma in tutta calma, sempre con il brutto tempo. Non vi dico quanto traffico abbiamo trovato e nemmeno a che ora abbiamo messo piede dentro casa, per decenza. Ma si sa, per i weekend lunghi si muovono tutti.
Ah, volete un consiglio spassionato? Se vi mettete in viaggio verso la capitale prendendo la statale, invece che l’autostrada, fate una puntatina all’Osteria alla Villa nel minuscolo borgo di Villa a Sesta. Prenotate con un po’ di anticipo perché il locale è piccolino. Noi lo abbiamo scovato per caso e dire che si mangia divinamente è poco! La cucina è quella tradizionale toscana. Sì è capito che sono una buongustaia?
Per concludere
Ebbene sì, la mia prima Lucca è stata emozionante e piena di soddisfazioni. Sono rientrata con un bel bottino e tanta voglia di continuare a coltivare la mia passione.
Quello che ho preferito, come sempre, è stato l’incontro diretto con gli autori, che non ha prezzo. Per il resto al rientro non ho controllato di proposito il conto in banca, ma questo è un altro paio di maniche…
Unica nota dolente rimane tutta la pioggia che abbiamo preso. Probabilmente con il tempo buono sarei riuscita a muovermi più agevolmente, folla a parte, e a vedere e godermi più cose.
Ho sentito tante persone domandarsi perché continuare a fare la fiera nei giorni tra fine ottobre e inizi novembre, quando il tempo è quasi sempre brutto.
Molti auspicavano l’idea di spostare il Lucca Comics and Games in un altro periodo. Dubito che la cosa avverrà mai. Da una parte ormai c’è il fattore “tradizione”. Dall’altra immagino che agli editori e ai fumettisti faccia comodo sapere che una fiera tanto importante e frequentata sia fissata per quei determinati giorni dell’anno. Li aiuta a scadenzare il lavoro e le nuove uscite.
Negli altri mesi ci sono spesso festival di fumetti in altre città nazionali (ed estere). Di certo non è convieniente sovrapporre le date. Un evento toglierebbe pubblico all’altro.
In altri momenti ancora, infine, sempre a Lucca o nella regione, sono programmate manifestazioni di diverso genere, o semplicemente c’è già tanto turismo.
Insomma, immagino che un’analisi sia stata già fatta e che siano state vagliate tutte le possibilità.
Obietterà qualcuno che la certezza del tempo bello non la si ha mai, nemmeno in estate. Le probabilità sarebbero però decisamente più alte.
Io ragionando meramente da utente devo dire che non avrei disdegnato un po’ di sole in più, per girovagare con maggiore libertà e meno disagi.
Vedremo cosa ci riserverà l’anno prossimo. Se tanto mi dà tanto a breve converrà cominciare a riprogrammare la partenza e a prenotare dove dormire. Arrivederci!