Robinson: una matita ci salverà
Oggi, 28 marzo 2020, in piena emergenza per il coronavirus, in edicola è uscito un numero speciale di Robinson, settimanale culturale di “La Repubblica”, intitolato Resistere. Interamente disegnato, invita tutti alla resilienza, ad andare avanti, a resistere e a vincere contro il virus, le paure e le preoccupazioni.
Luca Valtorta in introduzione spiega lo spirito da cui tutto è nato e mostra il dietro le quinte di questo progetto: un viaggio complicato, affascinante, bellissimo.
«Ma come si fa a combattere la paura l’angoscia, persino la rabbia che, silenziosa, senza che neanche ce ne accorgiamo scava dentro di noi? Siamo reclusi. Ma c’è qualcosa che ci ha sempre permesso di andare lontano anche se costretti tra quattro mura: il pensiero è ciò che ci rende diversi. Il pensiero che diventa parole, un libro, un quadro, un film, un fumetto. Riscopriamo che di questi tempi le cose più semplici come la scrittura e il disegno sono le più potenti. Non costano quasi nulla: una matita, dei fogli, colori. Il fumetto, che mette insieme disegno e parola, è un mezzo straordinario per comunicare: arriva a tutti e può essere molto veloce ma anche raffinato e complesso. Ecco l’idea».
L’esercito di supereroi che ha risposto alla chiamata di Robinson, armato di sola creatività non si compone solo di fumettisti ma anche di illustratori. Accanto ai nomi noti e affermati ci sono tanti emergenti. Eccoli tutti, in ordine alfabetico:
Altan, Mirka Andolfo, Paolo Bacilieri, Barbara Baldi, Alessandro Baronciani, Alice Berti, Giacomo Bevilacqua, Mauro Biani, Massimo Bucchi, Giorgio Carpinteri, Francesco Cattani, Giorgio Cavazzano, Lorenzo Ceccotti, Anna Cercignano, Gianluca Costantini, Dr. Pira, Vincenzo Filosa, Fumettibrutti, Valerio Gaglione, Gabriella Giandelli, Vittorio Giardino, Jeff Kinney, Tanino Liberatore, Piero Macola, Maicol & Mirco, Milo Manara, Riccardo Mannelli, Martoz, Lorenzo Mattotti, Elisa Menini, Ivo Milazzo, José Muñoz, Joevito Nuccio, Giuseppe Palumbo, Rita Petruccioli, Tuono Pettinato, Sergio Ponchione, Roberto Recchioni, Andrea Serio, Silver, Sio, Alice Socal, Cristiano Spadoni, Stano, Geronimo Stilton, Davide Toffolo, Vanna Vinci, Eldo Yoshimizu, Zerocalcare, Silvia Ziche, Zuzu.
Tante le emozioni, gli spunti di riflessione, i messaggi e gli stili in 41 pagine. Non è facile decidere cosa mostrare qui e cosa no. La scelta è dunque ricaduta su alcune delle idee che mi hanno maggiormente colpita, per motivi differenti.
Ecco l’inconfondibile e geniale ironia di Zerocalcare che ci esorta a seguire 4 regole fondamentali e a rimanere tutti «un’alternativa preferibile al coronavirus». Lui di covid-19 ha già trattato ad oggi in tre video autoprodotti, trasmessi in altrettante puntate della trasmissione televisiva Propaganda Live.
Se Zerocalcare individua 4 regole di autodisciplina, Davide Toffolo stila un decalogo del bon ton in pandemia. Lo riporto testualmente perché credo che sia davvero condivisibile:
- Attenetevi alle distanze ma non mostrate paura per le persone.
- Salutatevi sempre muovendo la mano quando per strada vi allontanate per non incrociarvi.
- Sorridete con gli occhi alle persone che incrociate.
- Non mostrate paura per gli anziani e mantenete le distanze.
- In casa con i coinquilini o familiari mostrate la parte migliore di voi anche quando vi costa.
- Trovate motivi per festeggiare e abbassate il conflitto pensando agli altri e non a voi stessi.
- Per gli amanti: stringetevi forte e ascoltatevi sempre, non perdete il contatto. Se il vostro corpo si accende all’amore, fatelo.
- Separate gli spazi vitali e condivideteli solo quando lo volete.
- Telefonate sempre ai vostri familiari ma limitate le videochiamate.
- Giocate con i vostri bambini, dite loro le cose, non alzate la voce e mostrate amore.
Vittorio Giardino ci regala una sua premonizione. A ottobre scorso ha disegnato questa vignetta per il suo prossimo fumetto, ambientato in una Vienna del 1938. «Quando l’ho disegnata non avrei mai immaginato che anche oggi avremmo dovuto resistere. Senza incertezze, con pazienza: resisteremo».
A colpirmi subito qui ha contribuito l’aspetto musicale. Ho riconosciuto cosa suona e canta Greta: il lied op. 32 (D550) di Franz Schubert Die forelle (La trota), composto nel 1817 per voce sola e pianoforte. Questo è uno dei pezzi che canto con il mio coro da quando sono bambina. E, inutile dirlo, il coro è una delle cose che più mi mancano in questo periodo di quarantena.
Tuono Pettinato descrive invece una giornata di isolamento domestico con tutti i suoi alti e bassi. Il personaggio che cita è il Signor Crusoe, che da naufrago di solitudine ne sa qualcosa.
Le sue vignette vogliono essere anche un omaggio alla sua strip preferita di Matt Groening, Life in Hell «dove una giornata in ufficio veniva scandita da varie sfumature di psicosi».
SIO, Simone Albrigi, suggerisce di passare il tempo a casa leggendo libri e fumetti. Se possibile meglio ancora farlo in compagnia. «Se avete qualcuno in famiglia che non sa leggere, non è detto che non lo voglia fare!». Lui ne sa qualcosa avendo un figlio di pochi mesi. Nella sua vignetta c’è un omaggio a Zerocalcare e alla sua Profezia dell’armadillo. Ma siamo tutti a casa e quindi “Zerotarme” e “La profezia dell’armadio”. Hoc est.
Vanna Vinci racconta: «Sinceramente ho fatto molta fatica a dissociare il mio cervello dalle persone morte, malate o che stanno soffrendo. Per tutti è una condizione difficile e sorridere e far sorridere non è facile». La capisco bene e mi piace molto La bambina filosofica e la sua visione prettamente femminile. Questi sono sicuramente giorni di forte introspezione psicologica, mi ci ritrovo. Ognuno di noi ha tempo e modo di analizzarsi, di conoscersi meglio, di fare i conti con i propri lati positivi, e spesso anche negativi. Chissà che non ne venga fuori qualcosa di buono.
Alessandro Baronciani guarda fuori dalla finestra e contempla la natura: «Oggi il ciliegio è in fiore. Penso che, chiuso tra i palazzi, sia l’ultimo a fiorire in tutta la città. Ma ogni anno fiorisce ed è sempre più bello, più forte e più grande. Ce la faremo, come ogni anno gli alberi». È sempre bello, vivificante lasciarsi affascinare da quello che di bello la natura ci offre: il sole, l’aria fresca, le piante che crescono e fioriscono, gli uccellini che cinguettano. Anche chiusi in casa dobbiamo continuare a farci affascinare e a sperare.
Anche Andrea Serio contempla la natura: «Osservare una moltitudine di uccelli in volo con la malinconia di chi non può più godere di quel privilegio di aggregazione e, di fronte a tanta bellezza, credere che presto potremo tornare a stare vicini e che sapremo farlo in modo migliore. Siamo un unico grande stormo». Immagine meravigliosa la sua e un gran bell’augurio.
Speriamo di tornare presto ad abbracciarci tutti, alla socialità e di procedere poi con un più solido senso di comunità, di unità e di coesione nazionale.