Romics (XXVI edizione, 3-6 ottobre 2019)
Dal 3 al 6 ottobre alla Nuova Fiera di Roma si è tenuta la XXVI edizione di Romics, una rassegna internazionale sul fumetto, l’animazione, il cinema e i games, più che famosa e sempre di grande successo.
Visto che non è mai troppo tardi per le nuove esperienze, domenica 6 fra i tanti tantissimi visitatori c’ero anche io, per la prima volta.
Del Romics ho sempre sentito tanto parlare, sin dai tempi del liceo, da amici e altri estimatori, ma il momento giusto e la motivazione per vederlo con i miei occhi sono arrivati solo quest’anno.
I padiglioni della Nuova Fiera di Roma riservati al festival erano cinque: il n. 5 Pala Movie, il n. 6 Pala Games, il n. 7 Pala Comics, il n. 8 Pala Comics City e Card Games, e il n. 9 Pala Romics.
L’elenco degli espositori davvero impressionante.
Altrettanto impressionante la quantità di persone presenti e il numero di cosplay. Sembrava di essere approdati su un altro pianeta. Dai racconti che mi avevano fatto mi aspettavo esattamente quello che ho trovato. Ovunque girassi gli occhi c’erano persone dai costumi più disparati. Divertentissimo. Non sapevo dove guardare! La cura maniacale di certi travestimenti mi ha lasciata senza parole!
La folla variopinta è stata allo stesso tempo la caratterizzazione positiva e negativa della giornata.
Certe aree del festival si riuscivano a visitare senza troppi problemi. Sia quella in cui erano allestite le bellissime mostre dedicate a Furio Scarpelli e a Tito Faraci, sia quella dell’Artist Alley e Nuovi Talenti, entrambe nel padiglione n. 8, erano tranquille (decibel a parte) e con pochissimo pubblico.
Passando vicino alla Sala Comics City, adibita alle conferenze, cui personalmente non ho partecipato non avendo poi tanto tempo per girare dappertutto, ho notato una certa penuria di persone.
Gli stand dedicati alle case editrici di graphic novel (nel padiglione n. 7), minoritari a mio avviso rispetto a tutto il contorno, erano relativamente frequentati.
Sono riuscita a godermi lo stand della Tunué, quello di Feltrinelli Comics, a fare due chiacchiere con gli addetti e fare anche qualche acquisto mirato. Allo stand della Tunué sono andata due volte per non perdere l’occasione di farmi dedicare da Sergio Algozzino la copia di Nellie Bly, portata da casa. Pochissima attesa intorno alle 16.30 e sono stata accontentata!
Ho curiosato un po’ anche fra i libri della Panini Comics, di J-Pop Manga e Edizioni BD, e della Round Robin Editrice.
Nello stesso padiglione mi ha fatto piacere di rivedere, salutare e ringraziare Filippo Pandolfini della Scuola Internazionale di Comics per il disegno di Pinocchio che mi ha fatto all’ARF! Festival. Si ricordava bene!
Altrove al contrario era quasi impossibile camminare e anche solo avvicinarsi ai banchi.
La maggior parte delle persone si accalcava per i gadget, per i giochi di ruolo, di carte e da tavolo, per i videogiochi Nintendo Switch, per YouTuber, influencer e TikToker, per l’eSport, l’hi-tech e per determinati tipi di letture (magari fantasy o horror) e di manga.
Insomma, sembrava che il festival procedesse letteralmente a due velocità e che il fulcro dell’interesse, in definitiva, non fosse la vera essenza del fumetto.
Forse gli organizzatori si dovrebbero interrogare un po’ su questo, per capire come riequilibrare la situazione, sempre che ci sia una reale intenzione e che non si preferisca invece andare incondizionatamente dove tira il mercato.
Un plauso invece per l’idea di offrire un concerto dell’Orchestra Italiana del Cinema, con elementi della Banda Musicale della Polizia di Stato. Hanno interpretato brani di celebri colonne sonore che hanno reso indimenticabili altrettanto celebri film. Mi ha fatto davvero piacere fermarmi ad ascoltarne una parte.
Per chi volesse, la prossima edizione del Romics si svolgerà ad aprile 2020, da giovedì 2 a domenica 5. A presto allora!