Putain de vie! Le strade della prostituzione
È un fumetto di indagine, documentario, un esempio di graphic journalism rigoroso e imparziale Putain de vie! di Muriel Douru (ComicOut, 2022). Raccoglie dieci testimonianze rese all’autrice nel 2018 per volontà e con il supporto delle associazioni francesi Paloma e Médecins du Monde. Sono di nove donne, di cui due trans, e un uomo: Vanessa, Amélia, Giorgia, Candice, Lauriane, Emmy, Monica, Blessing, Louis. Persone di nazionalità francese, nigeriana, cinese, colombiana, rumena ecc. accomunate tutte dall’esercizio della prostituzione e dal lavoro sessuale. I loro casi offrono un quadro ampio, articolato, vario ed obiettivo su un fenomeno antico. Un mestiere che oggi sta via via assumendo nuove forme e diversificandosi, anche per effetto…
Prigione numero 5 e l’arte resistente di Zehra Doğan
L’opera di Zehra Doğan Prigione numero 5 è un graphic memoir, un diario, una testimonianza autobiografica necessaria, esempio estremo e potentissimo di graphic journalism. Pubblicata il primo aprile 2021 da BeccoGiallo è la storia della resistenza personale dell’autrice e dell’intero popolo curdo. È il 21 luglio 2016 quando, a seguito del fallito golpe militare che voleva rovesciarlo, il “dittatore democratico” Recep Tattoo Erdoğan dichiara lo stato di emergenza in Turchia. Ne conseguono repressione, arresti, epurazioni, censura e distruzione. Zehra Doğan, giornalista curda di nazionalità turca nata il 14 aprile 1989, in quei giorni lavora a Nusaybin, una città a poca distanza dal confine con la Siria. Abitata prevalentemente dalla minoranza curda, Nusaybin…
Un’altra via per la Cambogia: WeWorld contro la tratta
Agli inizi dello scorso febbraio, poco prima del lockdown per il coronavirus, ho seguito Takoua Ben Mohamed nel suo viaggio di quindici giorni in Cambogia. Via social, s’intende. Pubblicava foto magnifiche. Non avevo idea che quella sua esperienza a breve avrebbe dato vita ad un nuovo fumetto: Un’altra via per la Cambogia (BeccoGiallo Editore, 2020). Dopo Sotto il velo, opera prima sui pregiudizi nei confronti delle donne musulmane che lo indossano, e La rivoluzione dei gelsomini, fumetto autobiografico fra i miei preferiti, l’autrice passa al reportage giornalistico. Il messaggio di Un’altra via per la Cambogia è veicolato totalmente mediante il disegno digitale, la tecnica che Takoua Ben Mohamed predilige. Le sue…
Munnu e il suo Kashmir di cervi, cani e umani
Malik Sajad è Munnu. Un ragazzo del Kashmir (add editore, 2020). Munnu è un vezzeggiativo. Vuol dire “il più piccolo”. Così lo chiamano nella sua numerosa famiglia musulmana sunnita composta da mamma Haseena e papà Gulya, dai tre fratelli Bilal, Adil e Akhtar e dalla sorella Shahnaz. È il 1993, ha solo sette anni e vive a Batamaloo, nel distretto dello Srinagar in Kashmir, terra affascinante, contesa e rivendicata sia dall’India sia dal Pakistan. La sua famiglia, nonno Abba e nonna Nanni, la routine casalinga, i dettagli e gli avvenimenti minuti sono gli aspetti positivi della sua quotidianità di bambino. Sono l’infanzia da ricordare, perché non vada perduta. Munnu è attratto…
L’inferno di Islam Mitat “sposa dell’ISIS”
Il 19 settembre scorso è uscito nelle librerie per Magazzini Salani Io non sono Islam di Benedetta Argentieri, giornalista, reporter e regista, e Sara Gironi Carnevale, disegnatrice. Racconta la storia vera di Islam Mitat, una giovane donna marocchina che, a 19 anni, desidera innamorarsi e vedere coronato il suo sogno di andare a Londra per studiare fashion design. Islam vive a Oujda, una cittadina del Marocco orientale ai confini con l’Algeria, con la sua famiglia semplice e serena, come tante altre famiglie. A lavorare è solo il papà, che fa il poliziotto, mentre la mamma è casalinga. Sono musulmani, ma assolutamente moderati, attenti sì alle tradizioni, ma lo stile di vita…
Un viaggio in Yemen
I libri hanno lo straordinario potere di portarci lontano, di farci conoscere ed esplorare i luoghi più disparati (veri e immaginari) stando comodamente seduti sul divano del salotto, stesi nel letto prima di addormentarci o in attesa alla fermata dell’autobus. Leggere e viaggiare sono un po’ la stessa cosa perché saziano la nostra voglia di evasione, di scoperta, di distogliere la testa dal quotidiano e dalla nostra realtà. Così ultimamente, desiderosa di nuovi orizzonti e impossibilitata a partire per luoghi tanto lontani, sono entrata in libreria come se fosse un’agenzia di viaggi e ho scelto di visitare lo Yemen. Il mio aereo è stato La sposa yemenita (BeccoGiallo, 2017), un interessante…